Nei giorni pasquali la vita è piena di gioia, e anche le altre creature di Dio, animali e uccelli, lodano il Signore in questi giorni! Questa storia è avvenuta il 24 aprile 2020, durante la processione della croce, che si è svolta con la benedizione dell’arcivescovo Sophrony di Mogilev e Mstislavl della Chiesa ortodossa bielorussa.
Coloro che hanno partecipato alla processione della croce ricordano che ad un certo punto si è unito alla colonna un pellegrino insolito, una cicogna bianca. In Bielorussia fin dall’antichità le cicogne sono state considerate “uccelli della pace”. Il numero dei loro enormi nidi aumenta ogni anno e la gente del posto tratta con cura i “cittadini del cielo” deboli o feriti.
I partecipanti allo straordinario evento hanno ricordato con gioia il “pellegrino alato”. Mentre il corteo camminava tra i campi primaverili che si risvegliavano, da qualche parte apparve una cicogna. Facendo un cerchio sopra la processione della croce, cominciò a scendere, come se sbirciasse sull’icona Belynichi della Santissima Theotokos.
Dopodiché la cicogna scese e camminò avanti! “Cristo è risorto dai morti, calpestando la morte con la morte e donando la vita a coloro che sono nei sepolcri!” i pellegrini cantavano di gioia, mentre l’uccello alto e maestoso si pavoneggiava accanto a loro.
La meravigliosa cicogna camminò in processione insieme ai fedeli lungo il bordo della strada fino a Belynichi, per oltre sette miglia! Quando il “pellegrino alato” rimase leggermente indietro, perché i fedeli camminavano a passo regolare, volò fino al punto in cui venivano portati gli stendardi, e poi riprese a camminare!
I partecipanti al corteo della Croce erano preoccupati per la vita della cicogna quando l’uccello volò nella zona di traffico. L’auto della polizia stradale che ha accompagnato il corteo della Croce ha addirittura fermato più volte il traffico, in modo che le auto non travolgessero accidentalmente l’”adoratore alato”. Allora tutti lo pregarono di attraversare o di volare sul lato sicuro della strada e di proseguire con la colonna, e la cicogna obbedì.
Ma tutti i tentativi dei partecipanti alla processione della croce di convincere la cicogna a riposare furono vani: l’uccello camminava senza sosta, senza paura né delle persone, né delle macchine o dei camion che passavano. La cosa durò più di quattro ore.
Quando fecero l’ultima sosta nel bosco, a poco più di un miglio dal paese, il “pellegrino” miracoloso rimase, circondato dalla gente, ad ascoltare preghiere e canti pasquali. Poi si è avvicinato direttamente all’icona Belynichi della Madre di Dio, si inchinò davanti ad essa e, secondo testimoni oculari, toccò con riverenza l’icona altamente venerata con la punta del becco. Dopo questa pausa, la cicogna procedette come parte della processione della croce verso la sua destinazione finale.
Era già buio quando i pellegrini raggiunsero la città. La cicogna prese il volo e, facendo un giro d’onore, come se benedicesse il popolo, volò via… Questa è una lezione della sconfinata devozione e fiducia in Dio e nella Sua Purissima Madre che un coraggioso uccello insegnò ai pellegrini. Ogni cosa che respira lodi il Signore (Sal 150,3). Cristo è risorto!
Svetlana Rybakova
Monastero Sretenskij
09/05/2024