Dal Prologo di Ohrid opera di Nikolaj Velimirovic
25 Gennaio – 12 Gennaio secondo l’antico calendario della Chiesa
- LA SANTA MARTIRE TATIANA
Tatiana era una donna romana i cui genitori erano di grande nobiltà. Era cristiana e diaconessa della Chiesa. Dopo la morte dell’imperatore Eliogabalo, a Roma regnava l’imperatore Alessandro, la cui madre Mamea era cristiana. L’imperatore stesso era esitante e indeciso nella fede, poiché teneva nel suo palazzo statue di Cristo, Apollo, Abramo e Orfeo. I suoi principali assistenti perseguitavano i cristiani senza che l’imperatore glielo ordinasse. Quando portarono fuori la vergine Tatiana per torturarla, ella pregò Dio per i suoi aguzzini. Ed ecco che i loro occhi si aprirono e videro quattro angeli intorno alla martire. Vedendo ciò, otto di loro credettero in Cristo e per questo furono torturati e uccisi. Gli aguzzini continuarono a torturare Santa Tatiana. La frustarono, le tagliarono parti del corpo e la raschiarono con i ferri. Così, tutta sfigurata e insanguinata, la sera stessa Tatiana fu gettata nella prigione, in modo che il giorno dopo potessero ricominciare con altre torture. Ma Dio mandò i suoi angeli nella prigione per incoraggiarla e per guarire le sue ferite, così che ogni mattina Tatiana si presentava agli aguzzini completamente guarita. La gettarono davanti a un leone, ma il leone si affezionò a lei e non le fece alcun male. Le tagliarono i capelli, pensando, secondo il loro ragionamento pagano, che nei suoi capelli si nascondesse qualche stregoneria o qualche potere magico. Infine, Tatiana e suo padre furono entrambi decapitati. Così, Tatiana concluse la sua vita terrena intorno all’anno 225 d.C., e questa vergine eroica, che aveva il corpo fragile di una donna ma uno spirito robusto e valoroso, fu incoronata con la corona immortale della gloria.
- IL SANTO MARTIRE PIETRO APSELAMO
Pietro nacque a Eleuteropoli, in Palestina. In gioventù, Pietro soffrì per la fede di Cristo nel 311 d.C., durante il regno dell’imperatore Massimiano. Dopo molte torture, fu condannato a morte. All’udire la sentenza di morte, esclamò con gioia: “Questo è il mio unico desiderio: morire per il mio Dio!”. Pietro fu crocifisso come il Signore e spirò sulla croce.
- FESTA DELL’ICONA DI NOSTRA SIGNORA CHE ALLATTA IL CRISTO BAMBINO [MLEKOPITATELNICA]
Questo è il nome dell’icona della Tuttasanta Theotokos che il santo serbo Sava [Sabas] portò dal monastero di San Saba il Santificato, vicino a Gerusalemme. Così si è avverata la profezia pronunciata da San Saba il Santificato, circa ottocento anni prima, secondo cui sarebbe arrivato un certo sacerdote serbo di nome Sava [Sabas] e gli sarebbero stati consegnati questa icona e il suo pastorale. Quando San Sava il Serbo visitò il Monastero di San Sabas il Santificato, i monaci ricordarono la profezia del fondatore del loro monastero e donarono a Sava il Serbo questa icona e questo pastorale. Questa icona [Mlekopitatelnica] fu posta a destra delle Porte Reali sull’iconastasi, nell’eremo di Sava [Isposnica-Casa del Silenzio] a Karyes [Monte Athos] e il pastorale fu posto in una cella adiacente detta “Paterica”.
- LA VENERABILE MADRE TEODORA
Teodora era una gloriosa monaca e maestra delle monache di Alessandria. “Come gli alberi hanno bisogno dell’inverno e della neve per dare i loro frutti, così le prove e le tentazioni sono necessarie per la nostra vita”, diceva questa santa donna. Morì serenamente all’inizio del V secolo.
Inno di lode
SANTA TATIANA
Ti affliggi per la giovinezza del tuo corpo, oh, sii ragionevole!
La giovinezza passa, vale la pena di affliggersi; giudicate voi!
C’è solo una giovinezza, la giovinezza nell’eternità,
Questa è la vera giovinezza, la giovinezza senza invecchiamento,
Vale la pena di chiederla e di versare lacrime per essa,
Anche se si deve pagare con la morte del corpo.
Tatiana acquistò il costoso con il meno costoso.
Per la polvere e l’acqua, il vino divino;
Per il corpo che invecchia, l’eterna giovinezza
E per poche lacrime, la gioia cherubica.
Promessa sposa di Cristo, il Re Immortale,
è rimasta fedele al suo Promesso Sposo;
Con la forza di uno spirito puro, ha sconfitto le tentazioni
e sopportò coraggiosamente spaventose torture.
Intorno a lei si sentivano passi angelici;
Come un panno stropicciato, il suo corpo si liberò,
e un’anima libera da legami terreni
fu innalzata al banchetto di nozze nel Regno senza lacrime.
Riflessione
Non c’è onore o vocazione più grande sulla terra che essere un cristiano. Quando il giudice-torturatore Sevirus chiese al giovane Pietro Apselamo: “Di che stirpe sei?”. Pietro rispose: “Sono un cristiano”. Il giudice gli chiese inoltre: “In che grado sei?”. Al che Pietro rispose: “Non c’è rango più grande o migliore di quello di essere un cristiano”. Padre Giovanni di Kronstadt scrive: “Il mondo intero non è che una ragnatela in confronto all’anima umana cristiana”. Il cristiano è un vaso di terracotta in cui viene riversata la potenza e la luce divina. Questo vaso sarà posto sul trono reale d’oro o sarà abbassato nella buia capanna del mendicante; anche così il suo valore non sarà né ingrandito né diminuito. L’oro non ha forse lo stesso valore sia che sia avvolto in un fazzoletto di seta che in una foglia di cavolo?
Contemplazione
Contemplare la mitezza del Signore Gesù:
- La sua mitezza riguardo alla sua vita nascosta a Nazareth fino all’età di trent’anni;
- La sua mitezza nel trattare con i malati e con i peccatori;
- La sua mitezza nel trattare con Giuda il traditore e con i giudici ingiusti.
Omelia
Su come l’uomo sia il più caro a Dio e Dio all’uomo
“Non sono io infatti a volere ciò che è vostro, ma voi” (1 Corinzi 12,14).
Con queste parole, che potevano essere pronunciate solo dall’ardente amore apostolico verso il prossimo, si esprime l’essenza del rapporto del cristiano verso Dio e di Dio verso il cristiano. L’amore di Dio potrebbe benissimo dire: “Tu, o cristiano, digiuni per amor mio; per amor mio distribuisci elemosine; per amor mio elevi preghiere di cuore; per amor mio costruisci chiese; per amor mio offri sacrifici e compi molte altre buone azioni. Tutto questo è buono e mi è gradito, ma voi siete più preziosi di tutto questo. Alla fine, non cerco nulla di tutto questo, piuttosto cerco te, solo te”.
L’amore di un cristiano potrebbe benissimo dire:
“O Signore, tu mi hai dato la salute e questo è un bene. Tu accendi la luce, permetti alla pioggia di cadere, rinfreschi l’aria con il tuo tuono e questo è bene. Tu doni ricchezza, saggezza, molti anni, prole e molte altre cose buone che metti generosamente sulla tavola di questa vita. Tutto questo è buono e troppo buono. Ricevo tutto questo con gratitudine. Ma, alla fine, questo è solo l’orlo della Sua veste. In definitiva, non cerco nulla di tutto ciò, ma Tu, o Signore, Tu solo cerco”.
Fratelli, non è Dio quello che si vede con gli occhi fisici, né l’uomo quello che si vede con gli occhi fisici. Ciò che si vede in tutta la natura è solo qualcosa di Dio; e ciò che si vede nell’abito fisico è solo qualcosa dell’uomo. Fratelli, Dio è l’Amore che il cielo abbassa sulla terra; fratelli, l’uomo è l’amore che innalza la terra al cielo.
O Signore, amante degli uomini, creatore e onnipotente, prendi sempre più dimora in noi con il tuo Spirito vivificante, perché possiamo vivere; perché possiamo essere vivi nel tuo regno senza morte.
A Te sia gloria e grazie sempre. Amen.