È bene sapere che durante il digiuno dei Santi Apostoli e della Natività di Cristo, il martedì e il giovedì, non mangiamo pesce, ma solo olio e vino.
Il lunedì, il mercoledì e il venerdì non gustiamo né olio né vino, ma digiuniamo fino all’ora nona, e in questi giorni mangiamo cibi secchi.* Il sabato e la domenica mangiamo pesce.
Se un Santo che ha la [Grande] Dossologia cade di martedì o di giovedì, mangiamo pesce.
Se di lunedì, allo stesso modo.
Se di mercoledì o venerdì è consentito solo olio e vino; mangiamo una volta al giorno.
Se un Santo che ha la veglia che [cada] di mercoledì o di venerdì, permettiamo olio, vino e pesce.
Se la memoria del Santo a cui è il tempio è dedicato cade di mercoledì o di venerdì, facciamo altrettanto.
Un’istruzione fornita nel Typicon alla data del 14 novembre
“È opportuno sapere che da domani inizieremo il digiuno per la Natività di Cristo, i santi quaranta giorni. Durante questi quaranta giorni, dobbiamo osservare tre giorni in ogni settimana, digiunando dall’olio e dal vino: lunedì, mercoledì e venerdì.
Solo se ricorre un grande Santo, permettiamo [un allentamento] per la sua memoria, e lo facciamo [questo] per amore del Santo [e] per amore della sua festa, che [durante] questo mese [di novembre] sono i [giorni] 16, 25 e 30, [e in] dicembre [sono] i giorni 4, 5, 6, 9, 17 e 20. Infatti, in questi giorni, se di martedì e di giovedì, mangiamo pesce. Il lunedì, il mercoledì e il venerdì permettiamo solo olio e vino; non mangiamo pesce, se non [nella festa del] Tempio. Se una di queste [è la festa del] Tempio del monastero, permettiamo pesce e vino. All’ingresso della Theotokos [nel Tempio], in qualunque giorno accada, [anche] se di mercoledì o venerdì, permettiamo anche il pesce.
Alcuni tipici ci comandano di digiunare dal 9 dicembre e non permettono il pesce, tranne il sabato e la domenica e [nella festa del] Tempio o di un santo. Dal 20° giorno, anche fino al 25, se capitano sabato e domenica, non è consentito il pesce.”
Di seguito una sintesi delle prescrizioni di cui sopra:
- Il pesce è consentito tutti i sabati e le domeniche, esclusi il 20 e 21 dicembre.
- Il pesce è consentito nei seguenti giorni feriali: 21 novembre/4 dicembre (ingresso della Theotokos nel Tempio), 25 novembre/8 dicembre (Apodosi dell’ingresso della Theotokos nel tempio), 4/17 dicembre (Grande-martire Barbara), 22/9 (Concezione della Theotokos).
- Vino e olio sono ammessi tutti i martedì e giovedì.
- Vino e olio sono consentiti anche nei seguenti giorni feriali: 24 novembre/7 dicembre (Grande martire Caterina), 5/18 dicembre (Venerabile Sabbas il Consacrato), 12/25 dicembre (San Spiridione), 17/30 dicembre (Profeta Daniele).
- Nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, salvo quanto indicato ai precedenti commi 2 e 4, non sono ammessi pesce, vino e olio.
*Il termine “cibo secco” si riferisce alla “xerofagia”, che significa cibo non bollito crudo, essiccato, salato o in salamoia, nonché pane semplice.
**Il permesso per olio e vino nella festa della grande martire Caterina (4/17 novembre) non è menzionato nel Typicon, ma è menzionato nel Menologion che è allegato al Grande Horologion.
***Se viene servita una veglia per il Venerabile Sabbas il Consacrato (18 dicembre), allora è consentito il pesce.
Si precisa che le prassi locali potrebbero richiedere la modifica delle disposizioni di cui sopra. Ad esempio, se una commemorazione locale, come quella di Sant’Innocenzo di Irkutsk (26 novembre/9 dicembre) o l’icona di Kursk (27 novembre/10 dicembre), si svolge in un giorno feriale e viene servita una veglia, in quel giorno è consentito il pesce.
In alcune località non viene rispettata la prescrizione di astenersi dal pesce nei giorni feriali successivi al 9/22 dicembre. Se questo è il caso, allora, quando si svolge una commemorazione locale, come quella di Sant’Herman dell’Alaska (12/25 dicembre), e viene servita una veglia, il pesce è consentito in quel giorno.
Fonte: https://www.orthodox.net/ustav/nativity-fast.html