Cirillo di Gerusalemme: La Sacra Scrittura

Cirillo di Gerusalemme: La Sacra Scrittura

La Sacra Scrittura

Queste dottrine ci sono insegnate dalle Scritture divinamente ispirate, dall’Antico e dal Nuovo Testamento. Il Dio dei due Testamenti è infatti uno solo: nel Nuovo ci ha annunziato il Cristo e nell’Antico ce l’ha preannunziato attraverso la Legge e i Profeti, come un pedagogo che doveva guidarci al Cristo. Infatti, «prima che giungessimo alla fede eravamo come sotto la custodia della Legge», ma «la Legge ci era stata data come pedagogo per condurci a Cristo». Se quindi ti capita di sentir bestemmiare qualche eretico contro la Legge e i Profeti, ribatti ricorrendo alle sue stesse sante parole: «Gesù non è venuto ad abolire ma a completare la Legge». Impegnati a distinguere i libri dell’Antico da quelli del Nuovo, stando in diligente ascolto di quanto t’insegna la Chiesa. Non leggere mai un apocrifo. Perché sprecare tempo e fatica per dottrine controverse quando ancora ignori quella universalmente riconosciuta come certa? Leggi la Sacra Scrittura, i ventidue libri dell’Antico Testamento nella traduzione dei Settanta.

Dopo la morte di Alessandro il Macedone e la divisione del suo impero nei quattro regni di Babilonia, Macedonia, Asia ed Egitto, uno dei re d’Egitto, Tolomeo Filadelfo, il re più d’ogni altro filologo che collezionò libri da ogni parte, sentì dal bibliotecario Demetrio Falereo dell’esistenza della Scrittura, della Legge e dei Profeti. Piuttosto che ottenere i libri usando la costrizione o andando contro la volontà di quelli che ne possedevano, pensò fosse meglio ingraziarseli con donativi e atti di benevolenza, ben sapendo che quanto è dato per costrizione o comunque contro volontà, spesso con l’astuzia finisce nelle mani dello spossessato, perché solo quanto è dato spontaneamente può dirsi un vero e proprio dono. Mandò quindi una grande quantità di donativi ad Eleazaro, allora sommo sacerdote, per il tempio di Gerusalemme, qui dove adesso stiamo, perché gli mandasse sei traduttori presi da ciascuna delle dodici tribù. Volle poi sperimentare l’ispirazione divina della Bibbia.

Sospettando che gli interpreti a lui inviati e lì convenuti potessero manipolarla consultandosi tra di loro, assegnò a ciascuno un posto dove risiedere nella regione detta di Faro vicino ad Alessandria e li invitò a tradurre e ognuno per conto proprio la Scrittura. Essi in settantadue giorni assolsero il loro compito. E il re, messe insieme tutte le traduzioni eseguite in abitazioni diverse e senza scambio di opinioni, le riscontrò concordanti non solo nel senso ma anche nelle parole. Risultò di fatto non un lavoro di umana interpretazione o un’esercitazione letteraria, ma l’autentica Bibbia ispirata dallo Spirito Santo interpretata sotto l’influsso del medesimo Spirito Santo. Leggi i ventidue libri dell’Antico Testamento e non avere mai a che fare con gli apocrifi. Applicati allo studio di quei soli libri che si leggono senza rischio nell’assemblea e che hanno trasmesso gli apostoli e i primi vescovi posti a capo della Chiesa con più sapienza e prudenza di altri. Questo dunque il deposito che tu, figlio della Chiesa, devi custodire senza travisarlo. I libri dell’Antico Testamento, che devi impegnarti a studiare, sono come ho detto ventidue. Se vuoi sapere quali siano, eccoti questo elenco: i primi cinque della Legge, scritti da Mosè: Genesi, Esodo, Numeri, Levitico e Deuteronomio; il sesto che segue di Gesù di Nave; il settimo dei Giudici, che include quello di Rut; cinque libri storici, primo e secondo dei Re che gli ebrei contano per uno, terzo e quarto dei Re che fanno pure un’unità; primo e secondo dei Paralipomeni considerati dagli ebrei un solo libro; primo e secondo di Esdra che anch’essi contano per uno; libro di Ester, dodicesimo della lista e ultimo dei libri storici; cinque libri poetici: Giobbe, Salmi, Proverbi, Ecclesiaste e diciassettesimo il Cantico dei Cantici; poi cinque libri profetici, uno dei dodici profeti minori, uno di Isaia, uno di Geremia che include Baruc i Treni e la Lettera, uno di Ezechiele e uno infine di Daniele che quindi è il ventiduesimo dell’Antico Testamento.

Il Nuovo Testamento ha solo quattro Vangeli autentici; gli altri sono apocrifi; il vangelo secondo Tommaso, scritto dai manichei, del vero Vangelo ha l’odore e il titolo, ma è una vera rovina delle anime dei più semplici. Vanno invece recepiti gli Atti dei dodici Apostoli e le sette Epistole Cattoliche di Giacomo, Pietro, Giovanni e Giuda; le quattordici Epistole di Paolo che infine sigillano le testimonianze dei discepoli.

Tutti gli altri scritti sono apocrifi e tutt’al più hanno valore secondario. Evita di leggerli anche per conto tuo e attieniti, come già detto, ai libri che si leggono nelle assemblee.

Questo ti basti.

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