10 MAGGIO
Dal Prologo di Ohrid opera di Nikolaj Velimirovic
10 Maggio secondo l’antico calendario della Chiesa
- IL SANTO APOSTOLO SIMONE, LO ZELOTA
Simone era uno dei dodici grandi apostoli. Era nato a Cana di Galilea. Il Signore Gesù, con sua madre e i suoi discepoli, si recò al suo banchetto di nozze. Quando il vino finì, il Signore cambiò l’acqua in vino (San Giovanni 2,1-11). Assistendo a questo miracolo, Simone lo sposo lasciò la sua casa, i suoi genitori e la sua sposa e seguì Cristo. Zelota significa zelante. Simone fu chiamato lo Zelota per il suo grande e ardente zelo per il Salvatore e il suo Vangelo. Dopo aver ricevuto il dono dello Spirito Santo, Simone andò a predicare il Vangelo in Mauritania, in Africa. Poiché riuscì a convertire molti alla fede di Cristo, Simone fu torturato e infine crocifisso, come il suo Signore, che gli preparò una corona di gloria nel regno immortale.
- I SANTI MARTIRI ALFEO, FILADELFO E CIPRINO
Tutti e tre erano fratelli e figli del principe Vitalis, nell’Italia meridionale. Erano uomini nobili e forti nella fede. Condannati per la loro fede in Cristo, furono condotti da un giudice all’altro, da un torturatore all’altro. Furono portati in Sicilia e lì furono uccisi durante il regno dell’imperatore Licinio. Ad Alfeo fu tagliata la lingua e, dopo aver versato molto sangue, morì. Filadelfo fu bruciato su una grata di ferro e Ciprino nel fuoco. Le loro reliquie incorrotte furono scoperte nel 1517 d.C. I tre fratelli apparvero a Sant’Eutelia (2 marzo).
- LA VENERABILE ISIDORA, FOLLE PER CRISTO
Isidora visse nel IV secolo e fu monaca in un convento di Tabennisi. Fingeva la pazzia per nascondere le sue virtù e la sua mortificazione. Isidora svolgeva i lavori più umili, si nutriva degli avanzi dei piatti, serviva tutti e tutte ed era disprezzata da tutti e tutte. A quel tempo, un angelo di Dio rivelò al grande asceta Pitirim il segreto di Isidora. Pitirim arrivò al convento e quando vide Isidora si prostrò a terra davanti a lei. E così anche lei a lui. Allora le sorelle informarono Pitirim che era pazza. “Tutte voi siete pazze”, rispose Pitirim, “e questa è più grande davanti al Signore di me e di tutte voi; prego solo che Dio mi renda ciò che è destinato a lei nel tremendo Giudizio!”. Allora le sorelle si vergognarono e chiesero perdono sia a Pitirim che a Isidora. Da quel momento in poi, tutti cominciarono a mostrare rispetto per Isidora. E lei, per sfuggire agli onori degli uomini, fuggì dal convento in un luogo sconosciuto e morì intorno all’anno 365 d.C.
- LA BEATA THAIS
Thais era una ricca fanciulla cristiana in Egitto. Decise di non sposarsi e distribuì i suoi beni ai monaci del deserto. Quando spese tutti i suoi beni, iniziò a vivere una vita dissoluta. Venuti a conoscenza di ciò, gli eremiti pregarono l’abate Giovanni Colovos di recarsi ad Alessandria; egli lo fece e cominciò a piangere davanti a Thais. Quando Thais sentì che l’anziano piangeva a causa dei suoi peccati, si pentì in un istante, lasciò la casa e tutto ciò che possedeva e si ritirò nel deserto con il santo. Una notte, mentre Thais dormiva e Giovanni era in preghiera, vide gli angeli scendere con una grande luce e prendere l’anima di Thais. Giovanni imparò che il suo pentimento istantaneo ma caloroso era più gradito a Dio dei lunghi anni di pentimento esterno di molti eremiti.
Inno di lode
IL VENERABILE PITIRIM
Nel deserto, l’asceta Pitirim
prega Dio e si chiede
Nel mondo, c’è qualcuno uguale a me?
Allora apparve un angelo di Dio,
rimproverò dolcemente Pitirim:
Con i tuoi pensieri, ti magnifichi, o anziano.
come se al mondo non ci fosse nessuno migliore!
Vieni, seguimi, o anziano Pitirim,
Vieni, seguimi per vedere la donna anziana,
Isidora si fa “folle per Cristo”.
Per vederla e poi stupirti:
Lei, da Dio il suo cuore non si separa,
Tutti i suoi pensieri, a Dio, si legano,
e non come voi, che nel corpo siete qui,
e i pensieri, in capo al mondo!
E tutte le sue mortificazioni che vedete
Che vergogna, della donna vergognarsi!
E la sapienza di Dio che tu glorifichi
Che, tra le erbacce, cura le rose!
Riflessione
In una delle sue preghiere, Sant’Efrem il Siro si rivolge a Dio con queste parole: “Signore, in quel giorno impressionante e terribile tu dirai a noi peccatori: “Voi uomini sapete bene ciò che ho sopportato per voi. Che cosa avete sopportato voi per me? E io, pentito, astuto, peccatore e immondo, cosa risponderò? I martiri indicheranno allora le loro ferite di tortura, le parti del corpo tagliate e la loro sopportazione fino alla fine. Gli asceti indicheranno le loro mortificazioni, i digiuni prolungati, le lunghe veglie, le filantropie, le lacrime e la loro sopportazione fino alla fine. E io, pigro, peccatore, senza legge: a cosa punterò? Risparmia, o Signore! Risparmia, o Misericordioso! Risparmia, o Amante dell’umanità!”.
Contemplazione
Contemplare l’azione di Dio Spirito Santo sugli apostoli:
- Come dal piccolo, Dio Spirito Santo rende grande;
- Come da chi ha paura, rende impavidi.
Omelia
Su come il giusto sopporta lo scherno a causa delle parole del Signore
“La parola del Signore mi ha procurato derisione e rimprovero tutto il giorno” (Geremia 20,8).
Chi sono coloro che rimproverano il profeta di Dio, il portatore della parola di Dio, il portatore della potenza e della sapienza di Dio? Il suo popolo lo rimprovera e gli dice: ci predichi un sentiero ripido; anche se viene da Dio, non possiamo percorrerlo perché per noi è troppo ripido.
Chi sono coloro che rimproverano l’araldo della voce del Signore quando dà l’allarme a causa del fuoco che fuma in lontananza e si avvicina alla città? Gli anziani del popolo lo rimproverano e gli dicono: perché non tieni la bocca chiusa; tu avresti più calore e noi un cielo più limpido. Quello che vi sembra non è un fuoco, ma è la nebbia della rugiada del monte!
Chi sono coloro che ancora deridono l’uomo di Dio quando viene da Dio e proclama la volontà di Dio? Egli viene rimproverato da sua moglie e deriso dai suoi fratelli. Gli dicono: “Abbandona il tuo lavoro che ti nutre e segui il lavoro di un altro che ti umilia”.
“La parola del Signore mi ha procurato derisione e rimprovero per tutto il giorno”. Così avrebbe potuto dire il profeta, così l’apostolo, così il martire, così ogni zelatore della parola del Signore e della legge del Signore. Nessuno di loro è stato spaventato dal rimprovero o dalla derisione, né si è allontanato dalla testimonianza o è stato indotto a percorrere sentieri sbagliati. Tutto il mondo esterno li rimproverava ed era sarcastico nei loro confronti. Ma il Signore li rafforzava e li rendeva interiormente gioiosi. Il Signore ha vinto il mondo e i santi di Dio hanno vinto coloro che li rimproveravano e li deridevano.
O Signore onnipotente, rafforzaci interiormente nei nostri cuori, affinché i rimproveri non ci disturbino e le derisioni non ci ostacolino per amore del tuo nome.
A Te sia gloria e grazie sempre. Amen.