EPHREM
ἀββᾶς Ἐφραὶμ
Efrem il Siro è il più importante teologo di lingua siriaca del IV secolo e grande innografo. Per questo dono fu soprannominato “l’arpa dello Spirito Santo”, Nacque intorno al 306 nella città di Nisibi nell’attuale Turchia sud orientale da una famiglia cristiana. Morì nel 373. Fu molto venerato ed apprezzato tanto che i suoi inni e altri suoi scritti furono introdotti nelle celebrazioni liturgiche.
1. Ancora bambino, Abba Ephrem ebbe un sogno e poi una visione. Un tralcio di vite uscì dalla sua lingua, si ingrandì e riempì ogni cosa sotto il cielo. Era carico di frutti meravigliosi. Tutti gli uccelli del cielo vennero a mangiare del frutto della vite, e più mangiavano, più il frutto aumentava.
2. Un’altra volta, uno dei santi ebbe una visione. Secondo l’ordine di Dio, un gruppo di angeli scese dal cielo, tenendo in mano un rotolo (cioè un pezzo di papiro scritto dentro e fuori), e si dissero l’un l’altro: “A chi dobbiamo darlo?” Alcuni dissero: “A questo”, altri: “A quello”. Allora la risposta arrivò con queste parole: “In verità, essi sono santi e giusti, ma nessuno di loro è in grado di riceverlo, tranne Ephrem”. L’anziano vide che il rotolo fu dato a Ephrem e vide come una fontana che sgorgava dalle sue labbra. Allora capì che ciò che usciva dalle labbra di Ephrem era dello Spirito Santo.
3. Un’altra volta, mentre Efrem era in viaggio, una prostituta cercò con le sue lusinghe, se non di indurlo a un rapporto sessuale vergognoso, almeno di farlo arrabbiare, perché nessuno lo aveva mai visto arrabbiato. Egli le disse: “Seguimi”. Quando giunsero in un luogo molto affollato, le disse: “In questo luogo, vieni, fai ciò che desideri”. Ma lei, vedendo la folla, gli disse: “Come possiamo fare quello che vogliamo davanti a una folla così grande, senza vergognarci?”. Egli rispose: “Se voi arrossite davanti agli uomini, quanto più dovremmo arrossire noi davanti a Dio, che conosce ciò che è nascosto nelle tenebre?”. Lei si coprì di vergogna e se ne andò senza aver ottenuto nulla.