1

AIO – AMMONATA

AIO

ἀββᾶ Ἀϊώ

1. Dicono che nella Tebaide c’era un anziano, Abba Antiano, che da giovane aveva fatto molte opere buone, ma quando invecchiò si ammalò e divenne cieco. Poiché era malato, i fratelli lo sollevavano prendendosi molta cura di lui, mettendogli persino il cibo in bocca. Chiesero ad Abba Aio cosa ne sarebbe stato di questi sollievi. Egli rispose: “Vi dico che se quando mangia anche un solo dattero lo fa volentieri e con desiderio, Dio glielo toglie. e di buon grado, Dio lo toglie dalle sue opere; ma se lo riceve a malincuore e di malavoglia, Dio manterrà intatte le sue opere, poiché egli ha accettato di farlo contro la sua volontà. I fratelli riceveranno la loro ricompensa”.

AMMONATA

ἀββᾶ Ἀμμωναθᾶ

1. Un giorno giunse in Pelusia un magistrato per imporre ai monaci la tassa elettorale, come per la popolazione secolare. Tutti i frati si riunirono per questa imposizione e si recarono da Abba Ammonata. Alcuni dei padri pensarono di andare a parlare con l’imperatore, ma Abba Ammonata disse loro: “Non è necessario disturbare tanto. Rimanete piuttosto tranquilli nelle vostre celle, digiunate per due settimane e io solo, con la grazia di Dio, mi occuperò della questione”. Così i fratelli tornarono nelle loro celle. Il vecchio rimase nella pace della sua cella. Dopo quindici giorni i confratelli erano insoddisfatti del vecchio perché non lo avevano più visto agitarsi, e dissero: “Il vecchio non ha fatto nulla per la nostra questione”. Il quindicesimo giorno, secondo il loro accordo, i fratelli si riunirono di nuovo e il vecchio si presentò con una lettera con il sigillo dell’imperatore. Vedendola, i confratelli gli dissero, con grande stupore: “Quando l’hai avuta, Abba?”. Allora il vecchio rispose: “Credetemi fratelli, questa notte sono andato dall’imperatore, che ha scritto questa lettera; poi, recandomi ad Alessandria, l’ho fatta controfirmare dal magistrato e così sono tornato da voi”. Sentendo questo, i fratelli furono pieni di paura e fecero penitenza davanti a lui. Così i loro affari furono risolti, e il magistrato non li disturbò più.