In questa pagina tutti gli apoftegmi (gerontikon) e gli articoli riguardanti i Padri del deserto.
Collezione alfabetica:
Orthos del Sabato dei latticini
Canone dei Santi Padri
Innalziamo un canto.
Concordi celebriamo tutti con cantici spirituali, i nostri divini padri che hanno brillato per l’ascesi: quelli che ci hanno dato l’Egitto, Tebe e la Libia, e ogni altro luogo, città e regione.
Gioisci, principe dei monaci, Antonio gloriosissimo: tu Ammun teòforo, gloria di Nitria, tu angelico Arsenio forza dell’esichia, e tu Ammonas pneumatòforo.
Tripudia, vero vaso di Dio, Agatone dall’anima santa, e voi Achilla e Amoe, fiori del deserto, Anub e Alonio, Ammonata e Antimio, lucenti perle di virtù.
Quali lampade di discernimento si celebrino oggi Ares e il grande Apollo, e come luci di ubbidienza, Athros e Acacio; insieme a loro risplende Abbaciro quasi stella del mattino.
Monte di eccelsa vita si è mostrato Aussenzio; atleta della castità, il grande Abramo; con loro Afrodisio si è dimostrato colonna di continenza, insieme ad Atenodoro.
Brilla come astro nel cielo Ammonio tra gli asceti, e pure il divino Anina: con loro rifulge anche il grande Antioco, il sommo Agapito, quant’altri mai, insieme a costoro risplende.
Con sacri inni celebriamo il grande Atanasio, sommo luminare di tutta la terra, che ha splendidamente esercitato l’ascesi sul monte Athos: per la sua intercessione veniamo tutti salvati.
Con le vostre vite divinamente ispirate, siete realmente diventati paradiso della Chiesa di Cristo, padri beati: tutti, uno per uno, intercedete incessantemente per noi presso il Signore.
[…]
Con inni, o fedeli, glorifichiamo la mitezza e la purezza di Antonio, la grandezza e la straordinarietà di Eutimio, l’incontaminata solitudine ed esichia di Paolo ed Arsenio, la gloria di Teoctisto, e le schiere di tutti gli altri santi monaci; insieme a loro inneggiamo alla vergine Euprasia, come pure a tutte le donne sapienti in Dio, ‘- e concordi gridiamo: * Intercedete presso il Cristo Dio, e concordi gridiamo: Intercedete presso il Cristo Dio perché doni la remissione delle colpe a quanti festeggiano con amore la vostra santa memoria.
Gloria.
Spezzàti i vincoli delle passioni, avete aderito all’amore del bene; vi siete rivestiti in Cristo di gloria ultramondana, trovando il riposo grazie alle vostre fatiche, giungendo alla vita superna con le pene della continenza. Per questo giustamente fate festa insieme alle potenze superne, stando gioiosamente davanti a Dio tra i canti. O padri nostri teòfori, chiedete la remissione delle colpe per quanti festeggiano con amore la vostra santa memoria.
[…]
Meravigliosi i nostri venerabilissimi padri: a loro le divine battaglie, a loro i prodigi, a loro le guarigioni. Chi infatti, all’infuori di loro, ha manifestato la forza dei prodigi?
Siano celebrati il mirabile Rabula, e con lui Rufo, e ancora Sisoes, che è pari agli angeli, e con loro il divino Serido e Silvano.
Un cielo con quattro stelle è apparso sulla terra: la doppia coppia dei Simeoni omonimi; tre sono gli stiliti, e uno è il folle per Cristo.
Come sole tra gli astri, di cui era principe, ha brillato Saba il santificato; e con lui brilla per le sue opere Serapione, insieme a Silvano.
Siano celebrati Sarmata e Timoteo, e insieme Titoes con Iperechio, come pure Farmuzio, Foca, Caritone e Psoi, e il sapiente Or.
O santa e gloriosa assemblea dei padri, di quelli ricordàti e di quelli sconosciuti: libera dai pericoli quanti celebrano con amore la tua memoria.
[…]
Tu hai reso splendente la folla dei teòfori che illumina la terra, perché essi sono araldi della pietà hanno chiuso la bocca all’empietà. Per le loro preghiere custodisci in pace perfetta quanti ti glorificano e ti magnificano, affinché a te salmeggino e cantino: Alleluia.
Tu solo sei immortale.
Ho ben considerato i piaceri della vita, scrutando col pensiero ciò che avviene, e osservandone l’affanno ho detto infelice la vita dei mortali: voi soli ho proclamato beati, voi che avete scelto la parte buona: amare Cristo, stare a lui vicini e soavemente salmeggiare col profeta Davide: Alleluia.
[…]
Lo stesso giorno si fa memoria di tutti i santi, uomini e donne, che hanno brillato nell’ascesi.
Per l’intercessione di tutti i tuoi santi asceti, o Cristo Dio nostro, abbi pietà di noi. Amen.
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Venite, offriamo i dovuti inni alle donne che piamente hanno vissuto e al modo degli angeli; per le loro preghiere, gridiamo: O Dio, salvaci tutti.
Si onori Briene, portatice di Cristo, insieme alla divina Febronia, a Tomaide e Geria, e si canti Platonide, e insieme a loro, con fede, anche Melania.
Lode alle Euprasie dall’angelico sentire, insieme alle due Teodore; inno e gloria incessante alle felicissime Anastasie che mirabilmente hanno reso culto a Dio.
Maria egiziaca è divenuta luce nel mondo, e colei che fu detta Marino, un astro per la terra, ed Eufrosina un sole sfolgorante di virtù.
Tutta raggiante è Teodula nella sua vita, Teodota e Giulitta brillano nell’ascesi, e con loro risplende per le opere la felicissima Isidora.
Si onori ora Marina dal celeste sentire, insieme alla grande Matrona; e con canti si celebrino pure Sincletica, Sarra e insieme Giustina, per la loro sapienza.
Si cantino insieme Pelagia, angelo del Signore, Taisia, fiaccola di penitenza, e ogni altra donna che abbia brillato nell’ascesi.
[…]
Magnifichiamo con inni.
Chi potrà esprimere la franchezza di Ambrogio? E chi dirà la sapienza di Geroteo? E la fermezza a difesa della fede degli Alessandri, padri sapienti in Dio?
Si celebrino come astri divini il divino Fedimo, Spiridone il teeiforo insieme ad Antipatro, Pambone, Palladio e Nonno, Geronimo e il venerabilissimo Germano.
Come iniziato alle realtà celesti, sia onorato Dionigi sommo nelle cose divine, e così pure il grande lottatore Clemente, Flaviano e il grande Paolo, araldi della confessione.
Si celebri Michele Synadon con Tarasio; * e ancora Niceforo col sommo Teodoro, e Teofane e Geronimo, difensore della figura di Cristo espressa in immagini.
Si celebrino Pietro e Ignazio, veri teòfori, quali apostoli di Cristo e sacri atleti, insieme a Policarpo e a Cipriano martire di Cristo
Santi padri e pontefici del Signore, insieme agli ieromartiri e alle sante donne, tutti, noti e sconosciuti, pregate per la salvezza delle anime nostre.
[…]
Exapostilarion. Udite, donne.
Voi che avete rinnegato il mondo e preso la croce, moltitudine dei santi padri insieme ai cori dei martiri, assemblea dei pontefici e schiera delle donne, illuminateci, perché possiamo degnamente celebrare la vostra luminosissima memoria.
Un altro. Con i discepoli conveniamo.
Gioiosamente celebriamo con inni i padri e i pontefici teòfori che hanno brillato per l’ascesi, e insieme le sante donne e i cori degli ieromartiri, perché possiamo venire santificati, e per le loro preghiere e l’intercessione della Madre-di-Dio portiamo a compimento senza difficoltà la corsa del digiuno.
[…]
Con cantici, o fedeli, facciamo tutti l’elogio della moltitudine dei padri che hanno santamente praticato l’ascesi; con sentimenti divini, fratelli, e con un’anima sola, lodiamo tra gli inni i pontefici di Cristo; hanno infatti vissuto con continenza e con digiuno puro, e ci hanno spiegato il vangelo di Cristo; con loro celebriamo le luminose donne teòfore, emulando la loro condotta con tutta l’anima, in modo degno di Dio, per ottenere nell’aldilà il perdono delle colpe.
Facciamo glorioso elogio, fratelli, di quanti hanno radiosamente brillato nell’ascesi e santamente vissuto. Essi hanno ben diretto la loro esistenza e sono piamente passati, nella gioia, alla vita eterna, all’eredità indistruttibile e beata dell’aldilà, avendo rettamente compiuto la loro corsa con virtù e santità: onoriamoli dunque degnamente, per ottenere da Dio misericordia, gloria e gioia eterne, grazie alla loro supplica, ed essere strappati agli inesorabili castighi dell’aldilà.
O coro di tutti i pontefici, assemblea dei giusti, degli asceti e delle sante donne piamente vissuti, lasciatevi graziosamente commuovere e supplicate il solo buono e pietosissimo Signore, di aver compassione anche di noi; per le vostre preghiere, o sapienti, possiamo noi essere per sempre liberati dalla condanna dell’aldilà, e godere continuamente del gaudio futuro, per i secoli dei secoli, anche noi esultanti, gridando incessantemente tra gli inni una lode al datore di vita.
Con magnificenza celebriamo oggi, o fedeli, una solennità degna di Dio, nella memoria dei santi pontefici, e ieromartiri e delle sante e pie donne: essi hanno infatti disprezzato le cose corruttibili ed effimere, le hanno realmente considerate come tela di ragno e come rifiuti, per guadagnare Cristo e il suo regno e le realtà divine che occhio non vide né orecchio mai udì. Per la loro intercessione, o Dio, strappa alla corruzione le anime nostre.
Gloria. Idiolmelon. Tono pl.4
Padri santi, per tutta la terra è uscita la voce delle vostre belle azioni: per questo nei cieli avete trovato la ricompensa delle vostre fatiche. Avete annientato le falangi dei demoni, avete raggiunto le schiere degli angeli, di cui, irreprensibili, avete emulato la vita. Poiché dunque avete confidenza col Signore, chiedete pace per le anime nostre.
Ora e sempre. Theotokion. Stesso tono.
O Madre-di-Dio, tu sei la vera vite che ha prodotto il frutto della vita. Noi ti imploriamo: intercedi, o Sovrana, insieme con i tuoi asceti e tutti i santi, perché sia fatta misericordia alle anime nostre.
VITA E DETTI DEI PADRI DEL DESERTO
Traduzione Teandrico.it, utilizzabile liberamente.