Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha nuovamente espresso il suo sostegno al popolo sofferente della Chiesa ortodossa ucraina canonica. Ha inoltre approvato i testi di varie preghiere per i soldati.
Considerando il recente ordine presidenziale e vari progetti di legge contro l’UOC, le perquisizioni e gli “arresti della Chiesa con pretesti inverosimili” e le sanzioni personali contro i gerarchi e il clero dell’UOC , l’ aumento dei sequestri di chiese da parte degli scismatici e la campagna mediatica sovietica contro la Chiesa, il Sinodo russo, presieduto da Sua Santità il Patriarca Kirill, ha deliberato:
- “Esprimere sostegno ai vescovi, ai chierici, ai monaci e ai laici che si sforzano di preservare l’unità e la struttura canonica della Chiesa ortodossa ucraina anche nelle attuali difficili circostanze.
- “Consideriamo importante richiamare l’attenzione delle Chiese ortodosse locali, dei rappresentanti delle denominazioni cristiane e della comunità religiosa mondiale, nonché delle organizzazioni internazionali per i diritti umani sulle violazioni dei diritti dei fedeli in Ucraina”.
Le risoluzioni di ieri ripetono sostanzialmente le dichiarazioni di sostegno delle riunioni sinodali del 29 maggio e del 7 giugno .
Allo stesso tempo, mentre l’UOC, nelle parole di Sua Beatitudine il Metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l’Ucraina , si è separata dal Patriarcato di Mosca, il Sinodo russo ha sottolineato che, secondo gli statuti della Chiesa russa, solo un Consiglio locale (gerarchi, clero, monaci, laici) possono modificare lo statuto della UOC.
Pertanto, agli occhi della Chiesa russa, l’UOC rimane una Chiesa autonoma del Patriarcato di Mosca. Di conseguenza, il Sinodo russo ha deciso ieri di includere l’arciprete Vladimir Saveliev, presidente del dipartimento editoriale dell’UOC, nel Consiglio editoriale della ROC, sebbene p. Vladimir rifiuta questa nomina .
Il Sinodo ha anche approvato per l’uso domestico il testo di diverse preghiere al Signore Gesù Cristo e alla Santissima Theotokos per i soldati sul campo di battaglia e per i soldati feriti, catturati e dispersi.
FONTE: https://orthochristian.com/150271.html