San Silvano dell’Athos: La conoscenza di Dio
Perché uno conosca il Signore non ha bisogno di essere ricco o sapiente, ma deve essere obbediente, sobrio, avere uno spirito umile e amare il prossimo. Il Signore amerà una simile anima, ed Egli stesso le si rivelerà e le insegnerà il divino amore e l’umiltà, e le darà tutto ciò che è necessario per trovare riposo in Dio.
Per quanto noi possiamo essere sapienti, tuttavia è impossibile conoscere il Signore, se non vivremo secondo i suoi comandamenti, perché il Signore si conosce non per mezzo della scienza, ma per opera dello Spirito Santo. Molti filosofi e sapienti giunsero fino alla fede nell’esistenza di Dio.
Anche noi monaci meditiamo la legge di Dio giorno e notte, ma non tutti, nonostante questo, hanno conosciuto Dio sebbene abbiano fede. Altro è credere che Dio esista, altro è conoscere Dio.
E’ un mistero: ci sono anime che hanno conosciuto Dio; ci sono anime che non hanno conosciuto Dio, ma credono; ma ce ne sono anche altre che non solo non hanno conosciuto Dio, ma neppure credono; e fra queste ci sono anche sapienti ed intellettuali.
L’incredulità proviene dall’orgoglio. L’uomo orgoglioso pretende di conoscere tutto con la sua propria mente e scienza, ma la conoscenza di Dio gli rimane inaccessibile, perché Dio si conosce solo mediante la rivelazione dello Spirito Santo. Il Signore si rivela alle anime umili. Il Signore mostra alle anime umili le sue opere, incomprensibili alla nostra mente. Con la nostra intelligenza umana non ci è possibile che la conoscenza delle cose terrene, e anche questo in modo parziale, mentre Dio e tutte le realtà celesti si conoscono per mezzo dello Spirito Santo.
Alcuni si affaticano tutta la vita ad imparare che cosa c’è in cielo, nel sole o nella luna o altrove; ma in questo non si trova alcun vantaggio per l’anima. Se invece ci sforzassimo di conoscere che cosa c’è dentro il cuore umano, ecco che allora vedremo nell’anima del Santo il Regno dei cieli e nell’anima del peccatore tenebra ed inferno. […]
Chi ha conosciuto il Signore per mezzo dello Spirito Santo diventa simile al Signore, perché, come disse Giovanni il Teologo: “Saremo simili a lui perché lo vedremo come è”, e contempleremo la sua gloria.